…ad annunciarlo questa fresca brezza d’ansia settembrina che certamente non aiuta a ritrovare il nostro equilibrio psico-fisico.

Riprendere un corretto stile di vita, fatto di scelte alimentari sensate e attività fisica costante, può essere più difficile di quanto potessimo pensare: urge una vera e propria fase di “riabilitazionedopo un periodo di smarrimento (fatto di pasti spropositati e prodotti-tipici-da-provare-assolutamente)
E a supporto di tale insano pensiero, diversi studi provano quanto sia difficile uscire dal vortice di quella voglia compulsiva di mangiare e i sensi di colpa postumi.
Prima di iniziare un piano alimentare bisogna innanzitutto analizzare il proprio comportamento nei confronti del cibo e, eventualmente, modificarne alcuni aspetti.
Ecco alcuni semplici consigli da usare come punto di partenza per riprendere in mano le redini della propria “vita“.
- Organizzare un piano settimanale d’anticipo. Significa ritornare all’ordine: niente più pasti improvvisati. Sapere cosa mangiare ogni giorno ci permetterà di risparmiare tempo, denaro e salute!
- Imparare a moderare le proprie porzioni, evitando così di comprare e/o cucinare più di quanto necessario.
-Scegliere gli alimenti che si preferiscono tra quelli consigliati per una sana alimentazione (mangiare poltiglie poco palatabili non sarà la giusta strada da intraprendere per garantire la durata di un corretto stile di vita)
-Controllare le fonti di stress che possono renderti vulnerabile alle insidie alimentari che ti circondano. Se tali fonti non sono controllabili, usare lo sport (anche una semplice passeggiata) come valvola di sfogo.
-Usare l’immaginazione per resistere alle tentazioni: un giusto esercizio può essere quello di associare immagini negative al cibo tentatore; insomma, il contrario di quanto viene fatto con le pubblicità dei prodotti stessi.
Fonti:
David Kessler-  “The End of Overeating”