La correlazione tra insulina e fertilità è ormai nota da tempo.
In diversi articoli su questo blog abbiamo avuto modo di chiarire come sovrappeso e obesità siano correlati a minori probabilità di successo di concepimento naturale o tramite PMA.

La causa principale di questi insuccessi risiede nel potenziale infiammatorio legato ad un eccesso di insulina in circolo, ma non solo.

L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas, la sua funzione è quella di aiutare le cellule dei vari organi ad assorbire il glucosio presente liberamente nel circolo sanguigno in seguito ad un pasto, mentre il suo rilascio è inibito in condizioni di digiuno (ossia basso contenuto di glucosio nel sangue) o da alcuni ormoni. Quando l’insulina svolge il suo ruolo correttamente, lo zucchero, presente nel sangue dopo un pasto, entra nelle cellule di vari organi e muscoli dove darà energia nell’immediato o verrà trasformato in deposito di glicogeno o grasso. In effetti l’insulina svolge un ruolo fondamentale ed importantissimo, ma in alcuni condizioni la sua funzione “sfugge di mano”, vediamo perchè:

  • Pasti ricchi di zuccheri semplici, comportano un aumento repentino di zucchero nel sangue, il pancreas sarà richiamato a produrre grosse quantità di insulina per smaltire tutto lo zucchero. Massicce quantità di insulina in circolo porteranno ad un rapido abbassamento delle concentrazioni di glucosio nel sangue. Questo si traduce in un aumento dell’appetito dopo pochissimo tempo dall’ultimo pasto.
  • Condizioni di sovrappeso e obesità, soprattutto localizzata a livello dell’addome, comporta una mancanza dell’efficacia del segnale dell’insulina alle cellule. Queste cellule vengono definite insulino-resistenti perchè non “sentono” il messaggio dell’insulina. il pancreas sarà portato a produrne quantità elevatissime per far si che possa svolgere la sua funzione e spazzare via l’eccesso di zucchero dal circolo sanguigno. Anche in questo caso, il lavoro non coordinato dell’insulina può portare a cali improvvisi di zuccheri nel sangue con conseguenti attacchi di fame improvvisa e incontrollabile.
  • Diabete mellito di tipo 2, si ha questa patologia quando la condizione di insulino resistenza è andata oltre e le cellule non rispondono più al segnale dell’insulina.

Perchè l’insulina alta interferisce con la fertilità?

L’insulina in eccesso in circolo è in grado di alterare gli equilibrio ormonali sia nell’uomo che nella donna.

Nella donna:

  • Può essere associata alla PCOS:

    in questa sindrome infatti l’eccesso di insulina comporta un’iperplasia delle cellule delle ovaie (la cisti ovariche), uno sbilanciamento nella produzione di ormoni maschili con conseguente presenza di acne, irsutismo, alopecia oltre che una difficoltà nella ricerca di una gravidanza. Una dieta mirata è in grado di gestire la pcos, e aiutare nella remissione dei sintomi.

  • Riduce i livelli di SHBG (proteine leganti gli ormoni sessuali),  con conseguente aumento degli ormoni liberi circolanti con una maggiore conversione di ormoni femminili in ormoni maschili e conseguente ipofertilità.
  • Può aumentare i valori di LH, alterando l’ovulazione e di conseguenza il ciclo mestruale e fertilità
  • Un eccesso di insulina può portare a una riduzione dell’espressione dei geni della Glicodelina e IGFBP1 riducendo le probabilità di impianto e quindi fertilità.
  • Aumenta la produzione di ROS(specie reattive dell’ossigeno: i famosi fattori ossidanti che conducono all’invecchiamento cellulare) con conseguenza scarsa qualità nella produzione dei gameti (ovociti)
Nell’uomo:

La riduzione delle SHBG anche nell’uomo si traduce in una ridotta fertilità per ridotta produzione di testosterone ed aumento di estrogeni

  • L’iperinsulinemia è connessa anche nell’uomo con produzione di citochine infiammatorie, aumento della produzione di ROS e quindi uno stato infiammatorio che compromette la spermatogenesi.

Come capire se si ha INSULINO-RESISTENZA?

E’ possibile verificare la presenza di insulino- resistenza con un semplice calcolo matematico, avendo a disposizione i valori ematici di Glicemia e Insulinemia a digiuno.

Si calcola quello che viene definito INDICE HOMA

INDICE HOMA= (glicemia x insulinemia) / 22.5 (dove la glicemia è espressa in mmol/L e l’insulina in mU/L )

OPPURE

INDICE HOMA= (glicemia x insulinemia) /405 ( se la glicemia è espressa in mg/dl)

Il Range di normalità è: 0,23 – 2.5

Tutti i valori superiori a 2.5 sono indicativi di insulino-resistenza.

Come agire dal punto di vista dell’alimentazione?

La soluzione a problemi di insulino-resistenza è una dieta a basso indice e carico glicemico

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L’obiettivo di questo tipo di alimentazione è quello di condurre lievi e graduali rialzi della glicemia post prandiale, in modo tale da indurre una minore secrezione di insulina.

  • La scelta degli alimenti andrebbe indirizzata su cereali integrali, preferibilmente in chicco ( gli sfarinati hanno un indice glicemico maggiore).
  • La presenza di verdure ricche in fibre permette di abbassare l’indice glicemico del pasto, è quindi consigliabile introdurre una bella porzione di verdure sia a pranzo che a cena.
  • L’avena e la segale sono cereali integrali ricchi di fibre e proteine, sono cereali molto validi per la gestione di questo problema.
  • I grassi vegetali sono da preferire per il loro contributo anti-infiammatorio all’alimentazione. L’olio extravergine di oliva in adeguate quantità non dovrebbe mai mancare.
  • Sono da evitare tutti gli zuccheri semplici aggiunti, in quantità misurate è concesso l’utilizzo della frutta per sfruttare il suo potere antiossidante.
  • Alcune proteine sono responsabili di una maggiore produzione di insulina rispetto ad altre, come ad esempio i latticini che andrebbero per tale ragione limitati.
  • Molti studi suggeriscono che una

    DIETA CHETOGENICA

    possa essere una risoluzione rapida al problema di sovrappeso, obesità e insulino-resistenza. E’ un protocollo molto efficace ma non adatto a tutti, è consigliabile consultare il proprio medico o nutrizionista prima di intraprendere alcuna scelta.