…sempre se non ti uccide prima.
E’ sconvolgente lo studio presentato dall’ ‘Harvard School of Public Health di Boston durante il meeting annuale dell’ American Heart Association, secondo il quale ogni anno sarebbero 180 mila le vittime delle bibite zuccherate!
Tali bevande sono ormai di diffusione mondiale e contribuiscono in maniera significativa all’incremento smisurato del peso corporeo, col quale aumenta il rischio di sviluppare patologie gravi quali diabete, problemi cardiovascolari ed alcuni tipi di cancro.
Usando i dati raccolti nel 2010 dal Global Burden of Diseases Study, i ricercatori avrebbero trovato una potenziale correlazione tra l’intake di bevande zuccherate e 133 mila morti per diabete, 44 mila morti per problemi cardiovascolari e 6 mila morti per cancro. Il 78% di questi morti sono concentrate nei Paesi mediamente-scarsamente sviluppati rispetto a quelli altamente sviluppati.
Per poter arrivare a tale conclusione, i ricercatori hanno raccolto i dati relativi al consumo di bevande zuccherate in diverse fasce d’età e il loro impatto sull’incidenza di obesità nei vari continenti, determinando poi la possibile correlazione con il numero di decessi per le patologie correlate.
In questa indagine, il Messico ha rilevato il più alto consumo pro-capite di bevande zuccherate e tasso di decessi: 318 morti per milione di adulti legate all’assunzione di bevande zuccherate.
Il Giappone,invece, risulta essere uno dei Paesi con più basso consumo pro-capite di bevande zuccherate del mondo, e con soli 10 decessi per milione di adulti.
Lo studio vuole essere principalmente un campanello d’allarme, volto a richiamare l’attenzione non soltanto del singolo consumatore, ma delle amministrazioni che dovrebbero suggerire un moderato e consapevole consumo delle bevande zuccherate attraverso campagne informative di sensibilizzazione.
Ma sotto accusa non solo bibite zuccherate a base di soda, energy drink e i succhi di frutta.
Il problema è che agli zuccheri presenti naturalmente in molti cibi che consumiamo quotidianamente, dalla frutta (fruttosio) al latte (lattosio), si associano quelli aggiunti nei cibi durante la loro preparazione come appunto nelle bibite zuccherate, caramelle, dolci, biscotti, gelati, yogurt, e via dicendo.
Alla fine, ci ritroviamo col consumare molto più zucchero di quanto possiamo lontanamente immaginare. E nel bilancio calorico giornaliero esso può addirittura rappresentare il pezzo da novanta (basti considerare che ogni grammo di zucchero apporta circa 4 kcal).
Quali sono allora le raccomandazioni?
Secondo i LARN, gli zuccheri semplici non dovrebbero superare il 10-12% dell’intake energetico giornaliero.
Dunque, limitare il consumo di bibite zuccherate potrebbe essere il primo buon proposito!
E ricordate: troppo zucchero non addolcirà la vostra salute.