Oggi, per la prima volta, ricorre la Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare: un’occasione per riunire enti, organizzazioni, associazioni e imprese nazionali ed elaborare il Pimpas , Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare.

Secondo quanto riportato dalla FAO, circa un terzo del cibo prodotto viene perso durante i processi produttivi e sprecato dai consumatori.

“In un mondo di sette miliardi di persone, che raggiungerà i nove miliardi per il 2050, sprecare cibo è assolutamente illogico – dal punto di vista economico, ambientale ed etico”, ha dichiarato Achim Steiner, Sotto Segretario Generale dell’ONU e Direttore Esecutivo dell’UNEP.

Sprecare cibo significa aumentare i rifiuti prodotti e sfruttare importanti risorse del nostro pianeta, con notevoli ripercussioni a livello ambientale.

Non basterà certamente una sola giornata per sensibilizzare l’uomo al tema,  sempre più attuale, dello spreco alimentare. La riflessione deve nascere dai piccoli gesti quotidiani, quelli che facciamo senza  troppa attenzione,  ma che possono essere determinanti.

Una campagna di cui avevamo già parlato in occasione del World Environment Day suggeriva: Pensa prima di mangiare e contribuisci a salvare il nostro ambiente! (So think before you eat and help save our environment!)

 

Ecco alcuni semplici consigli per dare, nel nostro piccolo,  un grande contributo alla lotta contro gli sprechi:

Organizzazione è la parola d’ordine: gestire una famiglia è impresa ardua, ma pianificare l’alimentazione settimanale, senza improvvisare giorno per giorno, potrebbe essere un’ottima scelta, salutare per voi e per l’ambiente. In questo modo si è certi di introdurre tutti gli alimenti di cui si ha bisogno e allo stesso tempo ridurre gli sprechi.
-Spesa programmata: Scrivere sempre una lista della spesa per essere sicuri di comprare solo l’indispensabile, e inoltre andare al supermercato sempre a stomaco pieno.
-Dosare le porzioni in base ai commensali: Prima di cucinare fare un rapido calcolo delle porzioni necessarie (specie per la pasta, il cui peso raddoppia con la cottura)

-Organizzare al meglio la dispensa e il frigo: quando si torna dal supermercato, tirare fuori dal frigo tutti gli alimenti, riporre la spesa, e poi riposare gli alimenti che erano già presenti, in modo tale da disporre gli alimenti a breve scadenza in bella vista.

 -Cucinare con gli scarti: togliendo ciò che veramente non è commestibile, ci sono alcune parti del cibo, ad esempio di frutta e verdura, che possono essere riutilizzati preparando ricette alternative (vi consigliamo di consultare ecocucina, un interessante blog con tante iniziative e ricette ecologiche, insieme all’App per Android Love Food Hate Waste)
Scegliere sempre prodotti di stagione e per quanto possibile a km O, in modo tale da accorciare la filiera produttiva limitando così sprechi e inquinamento.
Controllare sempre le scadenze: valutare se un cibo è buono prima di buttarlo, in particolare per tutti quegli alimenti che riportano la dicitura “Da consumare preferibilmente entro il” , che indica una data dopo la quale non sono assicurate le caratteristiche organolettiche dell’alimento, ma nonostante ciò sono ancora commestibili. Diversa invece la dicitura “da consumare entro il” , data dopo la quale l’alimento può assumere un carattere nocivo.
Cosa fare se avanza del cibo? Se possibile conservarlo in frigo, oppure dare spazio alla fantasia riutilizzandolo e creando nuove pietanze. Oppure ancora, distribuirlo ad amici e vicini.
Ridurre gli sprechi fuori casa: quando si va in pizzeria o al ristorante, la fame tende spesso a farci ordinare più di quanto riusciamo a mangiare. Chiedere di portare a casa gli avanzi è un importante gesto contro gli sprechi!