Non è tutto oro quello che luccica….

Una delle cose decisamente impossibili da iniziare nell’ imminente, ma nella Top ten dei buoni propositi di un fantomatico lunedì, è, senza dubbio, la dieta.

Tutte queste ansie poste nell’ inizio della titanica impresa, giustificano la nostra dedizione nel cercare la formula adatta (quasi magica) che ci permetta di avere il risultato migliore con il minimo sforzo e, soprattutto, nel minor tempo possibile. Da qui la ricerca meticolosa di riviste, libri e siti internet nella speranza di trovare la miscela di nutrienti migliore per farci perdere “10 kg in 10 giorni” (diceva così un vecchio slogan??), o meglio ancora di farci dimagrire dormendo, mangiando o intenti in altre molteplici attività.

Negli ultimi anni hanno riscontrato un successo notevole, direi quasi planetario, le diete così dette iperproteiche. E’ bene precisare che non si tratta di regimi dietetici improvvisati, ma convalidati da basi scientifiche. Le più famose diete iperproteiche sono quelle proposte, infatti, da studiosi come il dott. Pierre Dukan (padre dell’omonima dieta), il dott. Barry Seans (ideatore della dieta a zona), Dott. Michael Montignac ( ideatore dell’omonimo metodo)o l’imprenditore Gianluca Mech (inventore della tisanoreica).
Le diete iperproteiche si basano su un apporto maggiore di proteine e grassi a discapito del consumo di carboidrati. Questo tipo di dieta porta ad una veloce perdita di peso grazie a due principi fondamentali:
1. Un apporto maggiore di cibi che contengono proteine inducono un senso di sazietà maggiore rispetto a grassi e carboidrati
2. L’alimentazione iperproteica si caratterizza da un basso indice glicemico (ossia della glicemia -quantità di zucchero in circolo- dopo un pasto) che è correlato ad un minore produzione di insulina, e ciò favorisce il senso di sazietà per più tempo dopo il pasto e, attraverso meccanismi fisiologici specifici, favorisce il metabolismo.

Tutto ciò, detto in parole povere, significa che ci saziamo di più, mangiamo di meno e consumiamo di più, e quindi perdiamo peso.
Gli effetti delle diete proteiche sono molto positivi, così come è stato ribadito in un interessante editoriale del British Medical Journal del giugno 2012. Molti studi hanno analizzato, infatti, i loro effetti a breve termine. Questo tipo di diete permettono una diminuzione dei trigliceridi, miglioramento della ripartizione tra colesterolo buono e cattivo, migliorano il diabete e la steatosi epatica.

Si potrebbe quindi pensare di aver trovato la famigerata formula magica per dimagrire mangiando!
Ma cosa succede quando la dieta iperproteica diviene il nostro stile di vita, o viene ripetuta a cicli continui per perdere peso ogni volta che ne abbiamo bisogno?

Uno studio svedese (Lagiou P. BMJ 2012) ha analizzato gli effetti di questo tipo di alimentazione su un gruppo di più di 40000 donne seguite per circa 15 anni. Ed ha riscontrato un aumento dell’incidenza di malattie cardiovascolari in donne che assumevano dieta iperproteica rispetto a quelle che si alimentavano con un dieta tipo mediterranea.

 

Come si spiega questo risultato apparentemente contrastante?
Una dieta povera di carboidrati comporta un maggior consumo di proteine animali ricche di ferro, colesterolo e grassi saturi, ma porta a mangiare meno prodotti di origine vegetale riducendo drasticamente l’assunzione di sali minerali, vitamine e fibre.

Quindi, se inizialmente abbiamo un miglioramento delle condizioni di salute, dovute alla veloce perdita di peso, a lungo andare una dieta iperproteica ci può danneggiare (senza voler entrare nello specifico di eventuali danni a reni e fegato per lo smaltimento dell’eccesso di proteine).

Alla fine di tutto, possiamo solo prendere spunto da questi esempi per ribadire che una corretta alimentazione, uno stile di vita sano, una condizione di buona salute e un peso ragionevole sono una questione di abitudini e di educazione. Non esistono formule magiche per risultati miracolosi, ma solo buon senso.