Dopo un anno dalla sua entrata in vigore, la Fat Tax (letteralmente la tassa sul grasso) risulta essere un clamoroso flop.

La tassa sui grassi saturi e il cibo spazzatura è stata imposta in Danimarca come strategia preventiva contro l’obesità, come se avessero mai avuto un qualche minimo effetto, il rincaro dei prezzi su alcolici e sigarette per la lotta alla diffusione di alcolismo e fumo.
A riportare i dati sul Copenhagen Post, sono stati J. Klarskow della Camera di Commercio e J Gade del Danish Agriculture and Food Council. Gli autori hanno riscontrato come ben 80 danesi su 100 non hanno per niente modificato le loro abitudini, di contro, molti hanno continuato a fare la spesa in Germania a costo inferiore.
A detta di Klarskow e Glade, il problema nasce dal fatto che la tassa, un’aliquota minima, sia stata applicata ad un numero elevatissimo di prodotti, senza mettere in evidenza alcuna differenza.
A nostro avviso, ancora non è chiaro, nella mentalità delle autorità del settore, che l’alimentazione e le scelte alimentari fanno parte di un percorso educativo. Il cibo, come l’alcol e il fumo, sono questioni legate anche alla sfera emozionale dell’individuo e per questo, non possono essere minimizzate ad una semplice e banale scelta economica!