Nella natura nulla è lasciato al caso.

Non è sicuramente un caso che, proprio nel periodo invernale, quello di maggiore suscettibilità per l’organismo, nell’orto si ritrovino le verdure dal maggior contenuto di sostanze ” curative”.

La classe delle crucifere, per intenderci quella dei broccoli, cavolfiori e di tutte quelle verdure  ingiustamente criticate per il loro odore, possono considerarsi delle vere e proprie miniere di antiossidanti e antitumorali.

In particolare per il contenuto di una molecola specifica, il sulforafano, in grado di riparare i danni al nostro DNA, neutralizzare i radicali liberi, contrastare le cellule cancerose negli stai iniziali e aumentare le nostre difese nei confronti di agenti patogeni patogeni e inquinanti.
Ricavare il massimo di questa sostanza dal nostro ortaggio non è un’operazione così complessa.

Il taglio della cellula vegetale delle crucifere fa si che questa sostanza venga prodotta in grande quantità e resa disponibile anche dopo la cottura.

Piccolo consiglio: prima di cuocerle, lasciate riposare le vostre preziose crucifere una quarantina di minuti, e otterrete il massimo di sulforafano disponibile.