Sono ben due, e provenienti dagli antipodi della terra, gli studi scientifici che sottolineano l’importanza della dieta materna sulla salute del nascituro e del lattante.

Il primo studio elaborato presso il Monell Chemical Senses Centre di Philadelphia (Usa), ha rilevato la capacità dei bambini, a partire dal periodo passato nel grembo materno e durante le fasi dell’allattamento e dello svezzamento, di riconoscere i sapori e di abituarsi alla presenza di determinati alimenti. Se, durante la gestazione e l’allattamento, la madre si nutre inserendo nella propria dieta molta frutta e verdura, i bambini saranno in grado di riconoscere questi alimenti come più importanti e di preferirli nelle loro scelte future.

In Australia, i ricercatori del Centro di ricerca FoodPlus presso l’Università di Adelaide, hanno inoltre riportato che se la madre, in gravidanza e allattamento, preferisce cibo spazzatura, non solo non educa il bambino a scelte più salutari, ma va ad abbassare la sua soglia di percezione agli oppioidi (quelle sostanze contenute nei cibi grassi e zuccherini che ci danno senso di appagamento) predisponendo allo sviluppo di sovrappeso e obesità a causa di un maggiore consumo degli alimenti che li contengono.

In definitiva, questi studi non fanno altro che confermare l‘importanza di una corretta alimentazione e di un’educazione alimentare costante a partire già dalle prime fasi della vita per formare poi degli adulti sani e consapevoli delle loro scelte.